Negli anni a venire dovremo ricordare questo periodo e sarà bene che fissiamo in mente alcuni passaggi chiave. A partire dall'intervista rilasciata a Che tempo che fa in cui Bersani ha elencato i punti fondamentali su cui puntare per una ipotesi di governo. Si tratta di "emergenze sul lato democratico e sul lato sociale", nell'ordine:
- leggi contro la corruzione e contro la mafia
- conflitto di interesse
- costi, sobrietà della politica e legge sui partiti
- interventi immediati sull'urgenza sociale (i comuni devono poter aprire gli sportelli sull'urgenza sociale e fare un po di investimenti, le piccole e medie imprese devono poter avere un po di pagamenti)
- interventi positivi sull'economia, economia verde: riabilitare il costruito e non consumare più il territorio (su può partire subito)
- diritti di cittadinanza
- diritti delle coppie omosessuali
- scuola, abbandono scolastico e diritto allo studio
Nota: non c'è la LEGGE ELETTORALE. Così, tanto per essere chiari.
Ma ricordiamoci soprattutto del minuto 6:20, quando Bersani dice:
"Lo dico io prima di Grillo, che gioca all'uomo mascherato in giro, che io di tavolini non ne apro, non sto scambiando sedie, non ho intenzione di far patti, ho intenzione che ciascuno si prenda le sue responsabilità...ha voluto venire in parlamento, poteva anche stare a casa lui e il cinque stelle, potevano dire siamo un movimento extra-parlamentare, invece ha detto vengo in Parlamento, ha un terzo dei parlamentari, adesso dice cosa vuole fare... tutti a casa?! tutti eh, anche lui!"
Bene, questo passaggio racchiude tutta la frustrazione e l'amarezza di chi ha subito una sconfitta e fin qui tutto normale. Il problema è che la causa di questa sconfitta è la gente, sono gli elettori che hanno mandato Grillo in Parlamento e lo hanno fatto con una dose massiccia di voti. Vogliamo prendercela con gli elettori? Riproporre sui grillini lo stesso identico vizio che per anni la sinistra italiana ha perpetrato giudicando gli elettori di centrodestra?
Dopodiché, si pone una questione centrale: quando Grillo dice che "non hanno capito cosa sta succedendo" evidentemente ha ragione. Se Bersani pensa di ammonire il M5S con la possibilità di "andare a casa" allora è evidente che non ha capito. Non solo il Movimento ha detto in maniera molta chiara cosa vuole fare (direi in maniera più chiara di quanto abbiano fatto gli altri) ma ha un'idea definitiva della propria missione, che è quella di distruggere il sistema dei partiti che hanno massacrato l'Italia.
Ora, si può essere d'accordo o meno, ma cercare di convincere Grillo agitando lo spettro delle elezioni è come cercare di far passare l'appetito al lupo invitandolo ad entrare nel pollaio (tanto per usare una metafora agreste di quelle che piacciono a PG).
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