La (comunicazione) politica cambia. Anzi: cresce. Comincia ad assumere una forma e un priflo sempre più definito, chiaro, si professionalizza, emergono ruoli, competenze, saper fare ormai riconoscibili. Nel bene e nel bene (quali sono i mali?) di questo processo di trasformazione culturale vengono fuori stimoli ed impulsi per cambiare modo di rapportarsi con le comunità territoriali, tematiche, generazionali. Con le persone, in pratica, che si raccolgono intorno a "noi" ben definiti, ma non del tutto inglobanti, mai statici.
Ecco il senso del mio pezzo di oggi pubblicato su Ffwebmagazine.
e la politica ricomincia a stare per strada.
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